martedì 13 maggio 2014

Pavimentazioni stradali in calcestruzzo

La costruzione di pavimentazioni stradali in calcestruzzo è una tecnologia ormai molto diffusa in tutto il mondo, ma poco applicata in Italia, dove i tratti stradali realizzati in tal modo, e perciò con sovrastrutture rigide, sono molto limitati.

Si tratta di una valida alternativa al conglomerato bituminoso e ha trovato un grande campo di applicazione soprattutto negli Stati Uniti (che ha maturato ormai un'esperienza decennale), in Germania, Gran Bretagna, Olanda e Belgio.


Una sovrastruttura stradale (l'insieme degli strati che sopporta complessivamente le azioni indotte dal traffico veicolare) deve garantire proprietà strutturali, funzionali e superficiali. Nel caso di sovrastruttura stradale con pavimentazione in calcestruzzo è proprio quest'ultimo a garantire le proprietà strutturali (diversamente garantite dai vari strati di base, sottobase, fondazione), mentre le caratteristiche funzionali e superficiali non sono garantite dal calcestruzzo.

Il calcestruzzo è un materiale resistente, rigido e durevole e per questo è la scelta tradizionale per la costruzione di dighe, gallerie, ponti ed altri tipi di strutture; per le stesse ragioni il calcestruzzo potrebbe rappresentare una scelta eccellente, e anche sostenibile economicamente, pure per le strade.


Le pavimentazioni in calcestruzzo offrono prestazioni di rilievo in condizioni progettuali sfavorevoli (sia per l'ambito climatico sia per le caratteristiche del traffico), hanno una vita utile decisamente maggiore delle pavimentazioni flessibili in conglomerato bituminoso e ha un costo iniziale sensibilmente maggiore, che tuttavia a lungo termine diventa inferiore assicurando l'economicità dell'intervento (tale vantaggio è dimostrato da diversi studi effettuati negli anni negli Stati Uniti). L'economicità, applicandoci al caso italiano, è fortemente ribadita dalla produzione su tutto il territorio nazionale di calcestruzzo con aggregati e leganti trovabili localmente. Le pavimentazioni, inoltre, secondo gli studi condotti dalla Portland Cement Association e dal Centre for Surface Transportation Technology, garantiscono inoltre una maggiore luminanza rispetto al conglomerato bituminoso e hanno una resistenza al rotolamento (da non confondere con la reazione di aderenza e responsabile di circa il 30% dei consumi di carburante di un veicolo) nettamente inferiore.

L'elevata resistenza meccanica rende possibile la costruzione di pacchetti di pavimentazione più sottili rispetto al classico conglomerato bituminoso e dunque una sostanziale riduzione dei volumi di costruzione.


La manutenzione, come accennato precedentemente, ha costi inferiori a causa della maggiore durata della vita utile della strada e viene effettuata in frequenza minore, proprio per la durabilità delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo, arrecando dunque molti meno disagi agli utenti dell'infrastruttura. 

Costruire strade in calcestruzzo è oggi dunque non solo una valide alternativa al sistema tradizionale, ma una vera e propria esigenza determinata dalla costante crescita del traffico di autovetture e del traffico pesante. Le pavimentazioni in calcestruzzo sono sicure, economiche e rispettose dell'ambiente.


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