venerdì 11 aprile 2014

Come ti distruggo un pezzo di città - la Scala di Ferro


Dal 2012, con il trasferimento degli uffici della Prefettura di Cagliari, l'ex Scala di Ferro, edificio storico su viale Regina Margherita, ha sbarrato i battenti e resta desolatamente vuoto e chiuso.

Questo complesso edilizio fu uno dei primi alberghi della Sardegna e tra i primissimi della città di Cagliari. Fu utilizzato fin dalla prima metà dell'ottocento dalla Guardia Nazionale come Piazza d'Armi per poi divenire, nel 1859, lo Stabilimento Balneare Cerruti, dotato di venti vasche per i bagni.

Fu infatti l'ingegnere biellese Antonio Cerruti a progettarlo e costruirlo a proprie spese, per dotare la città di bagni pubblici. Al 1869, anno di inaugurazione, risalgono le due torri merlate, neogotiche, mentre sul finire dello stesso secolo venne costruito l'avancorpo centrale interno, che si affacciava su un fantastico giardino alberato, ricco di antichità e opere d'arte.



L'albergo, per mano del ristoratore Luigi Caldanzano, aprì i battenti nell'ottobre del 1877, ma finì all'asta sedici anni più tardi, per i debiti accumulati dal cavalier Cerruti. 

Qualche tempo dopo l'ingegner Fulgenzio Setti lo acquistò, e introdusse le acque termali nello stabilimento balneare, ripristinò le piscine e restaurò le strutture alberghiere che, nelle stampe pubblicitarie dei primi del Novecento, mutarono il nome in "Castello Setti". 

Nel 1921 l'albergo, che si distingueva per il lusso degli ambienti, accolse il celebre scrittore Lawrence che, accompagnato dalla moglie in un lungo soggiorno a Cagliari, affittò una stanza panoramica dell'avancorpo sul viale Regina Margherita. Tra i personaggi famosi che soggiornarono nelle sue stanze sono lo storico tedesco Teodoro Mommsen, Totò e Carlo Levi



Nel 1961 la compagnia italiana Jolly Hotels acquistò l'intero complesso e, dopo averlo sottoposto a un accurato restauro, lo chiuse qualche anno più tardi. Dopo lunghi anni di abbandono, che ne hanno decretato il degrado, la sorte dell'hotel è stata decisa il 10 febbraio 1998, sulla base del progetto presentato dalla attuale società proprietaria che avrebbe realizzato, in accordo con il Comune di Cagliari, la nuova sede della Prefettura con residenza annessa e sottostanti parcheggi. 



Nel mese di agosto 2000, tra accese polemiche di cittadini e storici cagliaritani, sono cominciati i lavori di demolizione delle strutture che hanno distrutto e sfigurato l'avancorpo centrale con le sue eleganti bifore, i fregi, i lampioni in ferro

battuto e le decorazioni scultoree, che qualificavano l'albergo fra i più importanti monumenti neogotici del capoluogo sardo. 

Un pezzo di storia della nostra città è stato cancellato, raso al suolo dalle ruspe in una Cagliari torrida e deserta. L'atto di morte è stato decretato in pieno agosto. Eppure non era un rudere, né un anonimo edificio senza gloria né storia. 

Ne è stata fatta un'opera essenzialmente privata, che ha portato vantaggi solo ai suoi proprietari, spacciandola per opera pubblica. L'intera città ha perso un pezzo della sua storia.






Per approfondire:
- Caredda, Le strade di Cagliari, Aipsa
- AA.VV, Come ti distruggo un pezzo di città, Tema Edizioni
- http://www.cagliariturismo.it/it/luoghi/i-luoghi-della-storia-316/siti-archeologici-81/la-scala-di-ferro-ex-bastione-di-monserrato-408  
http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_88_20060420170422.pdf



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