Premessa.
Già da diversi anni lo sviluppo
territoriale, sociale ed economico della città, ha sancito Cagliari come città metropolitana catalogabile per
modello insediativo/organizzativo come ristretta,
caratterizzata cioè da una rapida
diminuzione dell’integrazione al crescere della distanza dal centro urbano.
Come tutte le città metropolitane
cerca quindi di conquistare la domanda e conseguentemente di soddisfarla. In questa prospettiva, l’obbiettivo è quello di migliorare le condizioni di vivibilità della
città, attraverso uno sviluppo sostenibile, in grado di soddisfare i fabbisogni
delle generazioni attuali senza intaccare la possibilità delle generazioni
future di soddisfare i propri.
A partire dallo sviluppo
sostenibile è immediato e necessario passare alla mobilità sostenibile, con la quale si identifica un sistema
trasportistico atto alla minimizzazione degli impatti negativi da un punto di
vista ambientale, sociale ed economico.
Da qui nasce il bisogno di
accrescere l’efficienza e attenuare le diseconomie relative ai sistemi di trasporti
urbani e metropolitani e di trovare una chiave di lettura in grado di legare,
in modo logico e coerente, le diverse problematiche anche assai differenti tra loro.
Questo elemento è individuato
dalla congestione, definendo congestionato un sistema in cui la produzione di una
nuova unità provoca un incremento
dei costi maggiore a quello dei ricavi.
Evidenziando la ripartizione
modale degli spostamenti medi in Italia rispetto agli altri Paesi, notiamo come
ci sia un grande dislivello.
Il 62% degli spostamenti urbani è
effettuato con l’automobile, il 23% su mezzo collettivo mentre solo il 15% su
bicicletta o a piedi; i valori medi europei sono invece ripartiti
rispettivamente in: 43%, 32%, e 25% (Cascetta, 2013).
Considerando che il rapporto
capacità di trasporto/spazio stradale occupato dell’automobile è molto
inferiore a quello del mezzo di trasporto collettivo, l’autovettura è
facilmente identificabile come il mezzo di trasporto congestionante per
eccellenza.
Un numero elevato di autovetture
che circolano sulle rete stradale quindi incide in maniera negativa sul livello
di servizio dell’intera rete urbana e metropolitana.
La proposta.
Una delle misure per contenere e
abbattere la congestione urbana è ridurre
il numero di autovetture in circolazione.
L’obbiettivo è quello di
incentivare la mobilità dolce, specialmente quella ciclabile, e di sostenere
l’uso condiviso dell’automobile attraverso il car pooling ed il car
sharing, utilizzando i crediti di
mobilità, capaci di premiare
i comportamenti virtuosi dei
cittadini.
Il sistema stabilisce un massimo
di crediti per ogni utente, spendibili secondo il metodo di spostamento che si
vuole effettuare.
Gli spostamenti virtuosi possono
essere effettuati, ad esempio:
- con la propria autovettura in condivisione con
altri utenti (car pooling)
- attraverso il car sharing
- con la propria bicicletta o con il bike sharing
- con il trasporto pubblico
Nel nostro caso si vuole
utilizzare tale sistema per accedere a diversi eventi proposti dalla nostra
associazione, le Officine, siano essi musicali, artistici, culturali etc.
Attraverso una apposita tessera è
possibile usufruire gratuitamente del servizio.
A seconda del proprio
comportamento sostenibile, l’utente può accedere gratuitamente al servizio (in
questo caso un evento) sfruttando i crediti residui nella propria carta.
La tessera è una carta nominale provvista
di 5 o 10 crediti, acquistabile al costo fisso di 5 o 9 euro.
Per il festival ‘A Còa’, che si
svolgerà nel quartiere di Castello a partire dal 29 novembre, verrà avviata una
sperimentazione, in collaborazione con l’associazione Ciclofucina e con Casteddu
Mobility Styles (programma ideato e implementato dal CRiMM dell’Università di
Cagliari).
Il costo dello spostamento sarà
suddiviso in:
- - 1 credito
in caso di utilizzo della bicicletta
- - 2 crediti
in caso di utilizzo del mezzo pubblico, mostrando il biglietto obliterato non
più di 60 minuti prima dell’inizio dell’evento o, in caso di abbonamento,
mostrando una foto dell’obliteratrice nella quale è mostrata la data con l’ora
- - 3 crediti
in caso di utilizzo di car sharing
- - 3 crediti
in caso di utilizzo di car pooling, avendo cioè occupato tutti i posti
disponibili della propria autovettura privata
A titolo esemplificativo:
- - l’utente utilizza la bicicletta per recarsi
all’evento? Entra gratuitamente e spende 1 credito, che verrà scalato dalla
propria tessera dei crediti di mobilità
- - l’utente condivide la propria autovettura per
recarsi all’evento? Entra gratuitamente e spende 3 crediti di mobilità, che
verranno scalati dalla propria tessera personale
Conclusioni.
Un sistema congestionato è un
sistema che funziona male. Potrebbe assicurare un beneficio privato al singolo
utente che ne usufruisce, ma il costo sociale che ricade sull’intera
collettività è inaccettabilmente troppo superiore al beneficio individuale.
Spostare quote di utenza dalla
modalità privata a quelle collettiva e dolce è una questione innanzitutto di
buon senso, prima ancora che economica e ambientale.
La mobilità dolce è
statisticamente più veloce nelle brevi distanze. I costi d’esercizio della
bicicletta sono pressoché nulli, quelli del trasporto pubblico collettivo sono
particolarmente bassi essendo divisi su più utenti. Attraverso l’utilizzo del
mezzo collettivo e della bicicletta non si è vincolati a problemi di parcheggio
o vincolati alle zone e agli orari a traffico limitato. Ancora, non si occupa
suolo pubblico sia in marcia che in sosta, l’inquinamento atmosferico è
limitato, così come quello acustico e, infine, si rende la città più vivibile e
a misura d’uomo.