martedì 27 maggio 2014

Il museo sul mare - di Gabriele Contini


  • Dopo aver parlato della sua metropolitana attraverso la nostra rubrica Metropolitane del mondo, vogliamo prendere in considerazione ancora una volta Bilbao.
    Bilbao si affaccia sul mare, e come la maggior parte delle città marittime, hanno da sempre voluto affermare il loro orgoglio con imponenti opere architettoniche affacciate proprio sul loro mare, come la famosa Lanterna genovese o il minaccioso Castel dell'Ovo napoletano.


    È proprio da qui che la città spagnola decise di ripartire, dopo il declino dovuto alla deindustrializzazione imposta dall'esaurimento delle miniere delle Asturie.
    La forza della rinascita parte dagli enti locali che decisero di affidarsi a una delle più importanti istituzioni artistiche del mondo: la Guggenheim Foundation, che preferì intervenire a Bilbao piuttosto che a Barcellona vista l'importante propensione dell'amministrazione, al fine di modificare e migliorare l'identità cittadina.


    L'idea della fondazione era quella di costruire quello che ora viene considerato come uno dei più belli musei di nuova generazionne, progetto realizzato dal grande architetto americano Frank O. Gehry, e sostenuto da un apparato scientifico, organizzativo e promozionale di livello fino ad oggi insuperato, grazie al quale l'intervento ha goduto, e gode tutt'oggi, di un'attenzione privilegiata da parte dell'opinione pubblica e dei mezzi d'informazione.
    L'area (24.000 metri quadrati) su cui sorge l'opera, si affaccia sul fiume Nervión, nei pressi del Ponte della Salve.
    Il rivestimento è in pietra e titanio, cui si aggiunge il cristallo delle vetrate. La superficie metallica ricurva crea incredibili giochi di riflessi e ombre, che conferiscono all'edificio un aspetto sempre diverso al mutare della luce e delle ore del giorno. Con le sue geometrie curve, le prospettive sbilenche, le superfici apparentemente non finite, chiude in maniera spettacolare le principali visuali della città.

    Caotico soltanto all'apparenza, l'edificio del Guggenheim Museum Bilbao è estremamente funzionale. È disposto su tre livelli, più uno, dedicato agli impianti. Il tutto ruota attorno a un atrio monumentale, coronato da una cupola di metallo, che si spalanca sul fiume con grandi vetrate. Da questo spazio si può accedere a una terrazza, affacciata su un laghetto artificiale.
    Dopo 5 anni dalla sua inaugurazione il museo è stato visitato da oltre 4 milioni di visitatori, il che è a dir poco clamoroso, per una città che in precedenza godeva di un'attrattiva turistica piuttosto scarsa. La ricaduta economica è risultata incredibile anche per il giro d'affari complessivo che ha portato a tutta la città.
    Si è calcolato che la realizzazione del Guggenheim Museum ha prodotto nel solo triennio 1998-2000 un indotto di oltre 635 milioni di dollari
    Come non augurarsi un futuro simile per Cagliari e magari proprio sul lungomare Sant'Elia?

    Bibliografia
    P. Fadda, Cagliari per imitare Bilbao si affaccia sul mare con un museo, in ViaMare, 2006, n.10
    A. Martini, L'indotto Guggheneim vale mille miliardi, in Il Giornale dell'arte, febbraio 2001, n.196

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